Rudi Maurer e il guppo di azione "Aktionsgemeinschaft Reischach"
Gruppo d’azione „Aktionsgemeinschaft Reischach“
Encomio di Christine Baumgartner
È un grande onore e una grande gioia per me poter tenere il discorso di elogio per il gruppo d’azione „Aktionsgemeinschaft Reischach“.
Esprimo i miei complimenti alla giuria della fondazione Ilse Waldthaler che, in base al suo programma, ha scelto il gruppo d’azione „Aktionsgemeinschaft Reischach“ tra le tante proposte pervenute.
Il premio secondo la fondatrice „deve sostenere singoli cittadini e gruppi che s’impegnano per più partecipazione e responsabilità nella vita pubblica”. Come già citata nella bibbia l’importanza della pasta lievitata, per cui è sufficiente una piccola quantità per portare in movimento tutta la massa della pasta, così anche il gruppo d’azione „Aktionsgemeinschaft Reischach“ dal 2006 con un piccolo nucleo di 6 persone ha motivato migliaia di persone a partecipare.
Sono state di fondamentale importanza le molteplici idee creative ed i metodi del gruppo che con cuore, testa e mano e con esemplare costanza hanno informato, sensibilizzato e spinto all’impegno per la salvaguardia della zona incontaminata di Plan de Corones.
Con il CUORE s’intende l’amore verso questa montagna vicino a Brunico e Riscone, una montagna di 2200 m che si merita il suo nome, offrendo dalla sua cima una bellissima vista in tutte le direzioni sulle bellezze della nostra provincia fino alle regioni confinanti. S’intende anche la compassione con la madre terra, che è già stata vessata, nuovamente disboscata e appianata da tutti gli impianti e le piste, derubata dei suoi boschi e delle sue colline naturali. Costellato da ca.500 rumorosi cannoni da neve ora anche il litorale nordest dovrà servire al turismo sciistico. Compassione anche con tutti gli animali spaventati, soprattutto alcune specie protette di uccelli, le cui zone di nidificazione vengono distrutte, compassione con i ruscelli interrotti e con la scomparsa del „Hexenplatzl“, un luogo particolarmente apprezzato dagli escursionisti e dagli amanti della natura.
Con la TESTA si è cercato di portare l’attenzione sul cambiamento climatico, sulla crisi economica e finanziaria, così come sull’emissione di ulteriori 700 tonnellate annuali di C02 e sull’enorme consumo di acqua ed energia per la produzione di neve artificiale per la pista maggiormente esposta al sole. In diverse manifestazioni e discussioni pubbliche esperti italiani e stranieri hanno messo in guardia da una nuova apertura di impianti sciistici al di sotto dei 2000m, ritenendola irresponsabile, visto che la pista di discesa dovrebbe scendere fino a Perca a 900m di altitudine e che perciò dovrebbe essere innevata con neve artificiale.
Dati statistici confermano inoltre che lo sci alpino viene ritenuto sempre più rischioso, in futuro non più accessibile economicamente per le famiglie, a causa degli alti costi, e che, l’aumento dell’età media nella società, cambierà le esigenze dei turisti.
Argomentazioni fondamentali, contro l’ampliamento della zona sciistica, riguardavano la distruzione del paesaggio, con conseguenti effetti negativi sul turismo estivo, attraverso la perdita della varietà geologica ed ecologica in tutta la zona tra Riscone, Brunico, Perca e Olang.
Con MANO è stata organizzata e realizzata una resistenza attiva, dagli anni 2006 al 2011, attraverso incontri settimanali e attività di volontariato, con comunicati stampa, volantinaggio, lettere aperte a politici responsabili e lettere al giornale; tutto ciò finanziato esclusivamente da soldi provenienti da offerte dei simpatizzanti.
Qui un breve riassunto delle attività:
2006 ottobre: si distribuisce il primo volantino
2007gennaio: prima serata coi cittadini a Riscone nonché sopralluogo con il consiglio comunale di Brunico
2007 agosto: camminata di protesta a Walchhorn; sopralluogo con il Presidente del Consiglio Provinciale
2008 aprile: serata informativa sul turismo a Riscone
Giugno: cerimonia di riflessione al Walchhorn
Settembre: serata informativa e svolgimento di un referendum autogestito a Riscone con un’adesione del 44%, di cui il 92% ha votato contro ogni tipo di impianto di risalita e pista.
Novembre:serata informativa del comune con l’esperto per il traffico prof. Knoflacher e l’esperto paesaggistico prof. Florineth, la cui posizione critica ha portato alla cessazione del suo incarico.
Dicembre: raccolta di firme a Brunico, in cui 6.893 cittadini e turisti si sono espressi contro il progetto.
2009 marzo:consegna delle firme al Presidente Durnwalder e al sindaco Tschurtschenthaler a Brunico.
Agosto: Manifestazione con corteo attraverso la città con ca. 100 partecipanti
2010 novembre: con un ritardo, politicamente voluto di un anno e mezzo dalla richiesta, si tiene un referendum pubblico sul progetto in tutta la zona comunale con la partecipazione del 33,8%, nella frazione coinvolta di Riscone addirittura del 45,7%, di cui 94% contrari.
Purtroppo la maggioranza della rappresentanza politica, sia a livello comunale che provinciale, ignorò l’esito del referendum, contro le promesse date antecedentemente e fece inserire, in tempi record, il progetto controverso nel piano provinciale delle piste.
La resistenza dei proprietari terrieri venne spezzata, con pressioni psichiche e economiche e così si procedette colpo dopo colpo: venne data la concessione e dal marzo 2011 iniziò l’abbattimento forestale; nella fretta venne addirittura disboscato un tratto sbagliato, ritenuto poi troppo inclinato, quindi si disboscò una variante.
I ricorsi, purtroppo, non furono trattati in tempo cosicché fu inevitabile il loro ritiro, vista la messa a termine del progetto nel dicembre dl 2011.
E ora l’ultima azione lodevole della „Aktionsgemeinschaft Reischach“, il cosiddetto dulcis in fundo. Nonostante l’inaugurazione del nuovo impianto avvenuta, con grande presenza mediatica, nel dicembre del 2011, il gruppo si presentò con un nuovo opuscolo documentativo con il meraviglioso titolo „Mut tut gut“ – Il coraggio fa bene. In questo opuscolo venne da una parte descritta la nascita del progetto e vennero anche elencati gli errori irresponsabili dei rappresentanti politici, dall’altra parte come un filo rosso l’opuscolo venne attraversato da un riconoscimento per ciò che fu fatto e dalla speranza, che proprio il progetto Ried rappresenterà un ammonimento, un atto di violenza verso la natura e un atto di arroganza verso la popolazione locale. La speranza in un mondo migliore è legittima, il cambiamento di mentalità da parte della cittadinanza è già iniziato e ci incoraggia a vivere in futuro, ancora più coscientemente, i nostri diritti democratici. Per tutto ciò esprimiamo la nostra gratitudine e il nostro riconoscimento attraverso questo premio. Concludo con una citazione tratta dall’opuscolo “Mut tut gut” dell’ ex vescovo Stecher:
“Con la perdita della natura perdiamo l’anima della nostra terra”.
Christine Baumgartner
Encomio di Christine Baumgartner
È un grande onore e una grande gioia per me poter tenere il discorso di elogio per il gruppo d’azione „Aktionsgemeinschaft Reischach“.
Esprimo i miei complimenti alla giuria della fondazione Ilse Waldthaler che, in base al suo programma, ha scelto il gruppo d’azione „Aktionsgemeinschaft Reischach“ tra le tante proposte pervenute.
Il premio secondo la fondatrice „deve sostenere singoli cittadini e gruppi che s’impegnano per più partecipazione e responsabilità nella vita pubblica”. Come già citata nella bibbia l’importanza della pasta lievitata, per cui è sufficiente una piccola quantità per portare in movimento tutta la massa della pasta, così anche il gruppo d’azione „Aktionsgemeinschaft Reischach“ dal 2006 con un piccolo nucleo di 6 persone ha motivato migliaia di persone a partecipare.
Sono state di fondamentale importanza le molteplici idee creative ed i metodi del gruppo che con cuore, testa e mano e con esemplare costanza hanno informato, sensibilizzato e spinto all’impegno per la salvaguardia della zona incontaminata di Plan de Corones.
Con il CUORE s’intende l’amore verso questa montagna vicino a Brunico e Riscone, una montagna di 2200 m che si merita il suo nome, offrendo dalla sua cima una bellissima vista in tutte le direzioni sulle bellezze della nostra provincia fino alle regioni confinanti. S’intende anche la compassione con la madre terra, che è già stata vessata, nuovamente disboscata e appianata da tutti gli impianti e le piste, derubata dei suoi boschi e delle sue colline naturali. Costellato da ca.500 rumorosi cannoni da neve ora anche il litorale nordest dovrà servire al turismo sciistico. Compassione anche con tutti gli animali spaventati, soprattutto alcune specie protette di uccelli, le cui zone di nidificazione vengono distrutte, compassione con i ruscelli interrotti e con la scomparsa del „Hexenplatzl“, un luogo particolarmente apprezzato dagli escursionisti e dagli amanti della natura.
Con la TESTA si è cercato di portare l’attenzione sul cambiamento climatico, sulla crisi economica e finanziaria, così come sull’emissione di ulteriori 700 tonnellate annuali di C02 e sull’enorme consumo di acqua ed energia per la produzione di neve artificiale per la pista maggiormente esposta al sole. In diverse manifestazioni e discussioni pubbliche esperti italiani e stranieri hanno messo in guardia da una nuova apertura di impianti sciistici al di sotto dei 2000m, ritenendola irresponsabile, visto che la pista di discesa dovrebbe scendere fino a Perca a 900m di altitudine e che perciò dovrebbe essere innevata con neve artificiale.
Dati statistici confermano inoltre che lo sci alpino viene ritenuto sempre più rischioso, in futuro non più accessibile economicamente per le famiglie, a causa degli alti costi, e che, l’aumento dell’età media nella società, cambierà le esigenze dei turisti.
Argomentazioni fondamentali, contro l’ampliamento della zona sciistica, riguardavano la distruzione del paesaggio, con conseguenti effetti negativi sul turismo estivo, attraverso la perdita della varietà geologica ed ecologica in tutta la zona tra Riscone, Brunico, Perca e Olang.
Con MANO è stata organizzata e realizzata una resistenza attiva, dagli anni 2006 al 2011, attraverso incontri settimanali e attività di volontariato, con comunicati stampa, volantinaggio, lettere aperte a politici responsabili e lettere al giornale; tutto ciò finanziato esclusivamente da soldi provenienti da offerte dei simpatizzanti.
Qui un breve riassunto delle attività:
2006 ottobre: si distribuisce il primo volantino
2007gennaio: prima serata coi cittadini a Riscone nonché sopralluogo con il consiglio comunale di Brunico
2007 agosto: camminata di protesta a Walchhorn; sopralluogo con il Presidente del Consiglio Provinciale
2008 aprile: serata informativa sul turismo a Riscone
Giugno: cerimonia di riflessione al Walchhorn
Settembre: serata informativa e svolgimento di un referendum autogestito a Riscone con un’adesione del 44%, di cui il 92% ha votato contro ogni tipo di impianto di risalita e pista.
Novembre:serata informativa del comune con l’esperto per il traffico prof. Knoflacher e l’esperto paesaggistico prof. Florineth, la cui posizione critica ha portato alla cessazione del suo incarico.
Dicembre: raccolta di firme a Brunico, in cui 6.893 cittadini e turisti si sono espressi contro il progetto.
2009 marzo:consegna delle firme al Presidente Durnwalder e al sindaco Tschurtschenthaler a Brunico.
Agosto: Manifestazione con corteo attraverso la città con ca. 100 partecipanti
2010 novembre: con un ritardo, politicamente voluto di un anno e mezzo dalla richiesta, si tiene un referendum pubblico sul progetto in tutta la zona comunale con la partecipazione del 33,8%, nella frazione coinvolta di Riscone addirittura del 45,7%, di cui 94% contrari.
Purtroppo la maggioranza della rappresentanza politica, sia a livello comunale che provinciale, ignorò l’esito del referendum, contro le promesse date antecedentemente e fece inserire, in tempi record, il progetto controverso nel piano provinciale delle piste.
La resistenza dei proprietari terrieri venne spezzata, con pressioni psichiche e economiche e così si procedette colpo dopo colpo: venne data la concessione e dal marzo 2011 iniziò l’abbattimento forestale; nella fretta venne addirittura disboscato un tratto sbagliato, ritenuto poi troppo inclinato, quindi si disboscò una variante.
I ricorsi, purtroppo, non furono trattati in tempo cosicché fu inevitabile il loro ritiro, vista la messa a termine del progetto nel dicembre dl 2011.
E ora l’ultima azione lodevole della „Aktionsgemeinschaft Reischach“, il cosiddetto dulcis in fundo. Nonostante l’inaugurazione del nuovo impianto avvenuta, con grande presenza mediatica, nel dicembre del 2011, il gruppo si presentò con un nuovo opuscolo documentativo con il meraviglioso titolo „Mut tut gut“ – Il coraggio fa bene. In questo opuscolo venne da una parte descritta la nascita del progetto e vennero anche elencati gli errori irresponsabili dei rappresentanti politici, dall’altra parte come un filo rosso l’opuscolo venne attraversato da un riconoscimento per ciò che fu fatto e dalla speranza, che proprio il progetto Ried rappresenterà un ammonimento, un atto di violenza verso la natura e un atto di arroganza verso la popolazione locale. La speranza in un mondo migliore è legittima, il cambiamento di mentalità da parte della cittadinanza è già iniziato e ci incoraggia a vivere in futuro, ancora più coscientemente, i nostri diritti democratici. Per tutto ciò esprimiamo la nostra gratitudine e il nostro riconoscimento attraverso questo premio. Concludo con una citazione tratta dall’opuscolo “Mut tut gut” dell’ ex vescovo Stecher:
“Con la perdita della natura perdiamo l’anima della nostra terra”.
Christine Baumgartner
ENCOMIO A RUDI MAURER
Premio Ilse Waldthaler
Premiazione il 5 maggio 2012 di Rudi Maurer
Oggi 5 maggio si commemora in tutta la provincia di Bolzano la giornata della democrazia; il 5 maggio di sette anni fa per la prima volta è stata inaugurata la nuova ferrovia della Val Venosta. Due avvenimenti compatibili con la figura di Rudi Maurer. Risulta ben scelta la data per la premiazione, anche se una parte degli amici di Rudi diversamente impegnati, non potranno prendervi parte.
Oggi è di moda parlare di “perdita di valori”; intesi come una minor ingerenza della chiesa e della religione nella società. L’aumento della secolarizzazione della società, sotto l’influenza della globalizzazione, non porta automaticamente a una generale perdita di valori.
La storia ci insegna che spesso le religioni, le ideologie e i partiti politici, sono spesso stati terreno fertile di disprezzo ed intolleranza tra gli uomini.
I diritti civili definiscono indipendentemente dalle ideologie, la dignità e il valore della persona sia nella vita privata che pubblica. L’organizzazione delle Nazioni Unite fondata nel 1948 sancisce la dichiarazione dei diritti dell’uomo.
Anche il più costruttivo dei programmi potrebbe risultare lettera morta se non vi fossero persone che convinte del valore di certe dichiarazioni, non si impegnassero concretamente per la salvaguardia di tali valori.
Il coraggio civile e l’impegno sociale sono la conseguenza di un ideale umanistico. I diritti naturali di base e i diritti umani saranno sempre validi, indipendentemente dall’epoca e dal luogo in cui saranno vissuti ed é per questo che anche l’impegno a favore di questi diritti non avrà scadenza.
Anche in Alto Adige non tutto é così ideale come spesso viene descritto. Un’ insufficiente spesso inesistente trasparenza in politica e nell’amministrazione pubblica, un’unilaterale e manipolata informazione rivolta ai cittadini, una politica, che pur di non perdere potere, limita ogni possibilità di partecipazione dei cittadini e tutela gli interessi privati, un rapporto egoistico e superficiale con la natura rappresentano gli aspetti che minacciano le basi della democrazia.
Quando Rudi prende atto di situazioni di malcostume, non intende esercitare una critica; lui s’informa sulla realtà dei fatti, ricerca adeguatamente i punti di responsabilità e competenza. Egli s’impegna e non transige finché non trova gli intrighi e le contraddizioni, per poter avere un quadro completo di una questione. L’essere informati e possedere competenze origina una superiorità che spesso può mettere in imbarazzo anche i potenti. È proprio questa competenza, nonché la sua costanza e ostinatezza uno dei suoi punti forti; in tutto ciò è sempre la questione in oggetto al centro dell’attenzione e mai il mero prestigio personale. Stupisce come Rudi abbia una „sana mancanza di rispetto“ verso politici o pubblici ufficiali quando è convinto della giustezza della causa. Dimostra coraggio quando si tratta di impegnarsi per persone o temi che non siano sostenute da lobby. Questa sua coerenza gli ha portato rispetto da una parte, ma anche nemici. Per il suo impegno ha spesso subito pressioni, sia nel privato, che nell’ambiente lavorativo; poiché, chi va controcorrente viene spesso o deriso compassionevolmente o attaccato apertamente o nella peggiore delle ipotesi discreditato senza un confronto aperto.
In Rudi nonostante la sua lotta contro tutti questi meccanismi, non sono mai venute meno la sua volontà e il suo impegno. Egli già da decenni s’impegna con coraggio civile in questioni d’interesse pubblico a livello comunale, comprensoriale e provinciale. Attraverso la sua critica collaborazione, come consigliere comunale di Prato allo Stelvio, ha reso a volte difficile l’attività del partito di maggioranza, è riuscito però a rendere coscienti i concetti di „trasparenza“ e „democrazia“. Da anni è forza trainante nel gruppo degli ambientalisti venostani; in questo gruppo egli é pioniere, interlocutore, organizzatore ed esecutore. Tra le tante iniziative va ricordato il successo nell’impegno per la salvaguardia della „Prader Sand“, come zona di ricreazione, nonché la sua lotta per la salvaguardia del „Rambach“ come uno degli ultimi ruscelli naturali.
Ricordiamoci come Rudi con un gruppo di sostenitori abbia tagliato erbaccie e cespugli intorno alla stazione di Spondigna, quasi come simbolo della nuova attivazione del trenino della Val Venosta. Ha lottato insieme agli ambientalisti della Val Venosta per la riattivazione del trenino in un periodo in cui i politici provinciali scommettevano sul fatto che dopo tre anni sarebbe stato disattivato.
Le cose che stanno veramente a cuore a Rudi sono la democrazia e la partecipazione, la solidarietà, la giustizia e la responsabilità in tutti i settori. Partendo da questa convinzione ha dato un apporto essenziale alla creazione del gruppo venostano dell’iniziativa per più democrazia. Secondo il motto che „la democrazia non è un divano“ si può sicuramente affermare che Rudi sia seduto di più su una dura sedia davanti al computer che su un divano. Nella tarda notte scrive verbali, comunicati stampa, informazioni, prese di posizione, lettere al giornale, inviti, inchieste....Ci dimostra continuamente quanto il coraggio civile attivo significhi duro lavoro.
Si può riconoscere in lui quanto il suo coraggio critico e la sua forza a sottolineare le contraddizioni gli dia un senso di libertà personale. Nel rapporto con gli altri ciò lo rende sicuro di sé ma allo stesso tempo gentile e collegiale.
Ferruccio de Bortoli, caporedattore del „Corriere della sera“ recentemente al „festival delle resistenze“ a Bolzano ha parlato del fatto che la globalizzazione non ha portato a una crescita della democrazia e dei diritti umani ed ha sottolineato l’importanza della resistenza in periodi in cui si avverte un aumento dell’indifferenza.
Siamo convinti che Rudi abbia dato un contributo fondamentale per i valori sopraccitati, anche se molto di ciò che per lui é importante non è ancora stato raggiunto. Un importante politico provinciale un giorno ha detto che L’Alto Adige è un paese di contestatori. Prendiamo quest’affermazione che naturalmente era intesa come critica come complimento, poiché in questa provincia ci sono sempre ancora troppe persone accondiscendenti e troppi Yesmen. Bertold Brecht, impegnato sia nel sociale che in politica scrisse: „Poco era in mio potere. Ma i potenti posavano più sicuri senza di me o lo speravo.„ Rudi, immagino che questa sia una speranza segreta anche per te.
Caro Rudi, siamo contenti con te e siamo orgogliosi, che ti sia stato dato il premio Ilse Waldthaler. Per te è un onore meritato, per il tuo impegno è un bel riconoscimento, per noi é un appello e un invito a imparare da te e a imitarti.
Congratulazioni e tanti auguri!
Erich Daniel
Premio Ilse Waldthaler
Premiazione il 5 maggio 2012 di Rudi Maurer
Oggi 5 maggio si commemora in tutta la provincia di Bolzano la giornata della democrazia; il 5 maggio di sette anni fa per la prima volta è stata inaugurata la nuova ferrovia della Val Venosta. Due avvenimenti compatibili con la figura di Rudi Maurer. Risulta ben scelta la data per la premiazione, anche se una parte degli amici di Rudi diversamente impegnati, non potranno prendervi parte.
Oggi è di moda parlare di “perdita di valori”; intesi come una minor ingerenza della chiesa e della religione nella società. L’aumento della secolarizzazione della società, sotto l’influenza della globalizzazione, non porta automaticamente a una generale perdita di valori.
La storia ci insegna che spesso le religioni, le ideologie e i partiti politici, sono spesso stati terreno fertile di disprezzo ed intolleranza tra gli uomini.
I diritti civili definiscono indipendentemente dalle ideologie, la dignità e il valore della persona sia nella vita privata che pubblica. L’organizzazione delle Nazioni Unite fondata nel 1948 sancisce la dichiarazione dei diritti dell’uomo.
Anche il più costruttivo dei programmi potrebbe risultare lettera morta se non vi fossero persone che convinte del valore di certe dichiarazioni, non si impegnassero concretamente per la salvaguardia di tali valori.
Il coraggio civile e l’impegno sociale sono la conseguenza di un ideale umanistico. I diritti naturali di base e i diritti umani saranno sempre validi, indipendentemente dall’epoca e dal luogo in cui saranno vissuti ed é per questo che anche l’impegno a favore di questi diritti non avrà scadenza.
Anche in Alto Adige non tutto é così ideale come spesso viene descritto. Un’ insufficiente spesso inesistente trasparenza in politica e nell’amministrazione pubblica, un’unilaterale e manipolata informazione rivolta ai cittadini, una politica, che pur di non perdere potere, limita ogni possibilità di partecipazione dei cittadini e tutela gli interessi privati, un rapporto egoistico e superficiale con la natura rappresentano gli aspetti che minacciano le basi della democrazia.
Quando Rudi prende atto di situazioni di malcostume, non intende esercitare una critica; lui s’informa sulla realtà dei fatti, ricerca adeguatamente i punti di responsabilità e competenza. Egli s’impegna e non transige finché non trova gli intrighi e le contraddizioni, per poter avere un quadro completo di una questione. L’essere informati e possedere competenze origina una superiorità che spesso può mettere in imbarazzo anche i potenti. È proprio questa competenza, nonché la sua costanza e ostinatezza uno dei suoi punti forti; in tutto ciò è sempre la questione in oggetto al centro dell’attenzione e mai il mero prestigio personale. Stupisce come Rudi abbia una „sana mancanza di rispetto“ verso politici o pubblici ufficiali quando è convinto della giustezza della causa. Dimostra coraggio quando si tratta di impegnarsi per persone o temi che non siano sostenute da lobby. Questa sua coerenza gli ha portato rispetto da una parte, ma anche nemici. Per il suo impegno ha spesso subito pressioni, sia nel privato, che nell’ambiente lavorativo; poiché, chi va controcorrente viene spesso o deriso compassionevolmente o attaccato apertamente o nella peggiore delle ipotesi discreditato senza un confronto aperto.
In Rudi nonostante la sua lotta contro tutti questi meccanismi, non sono mai venute meno la sua volontà e il suo impegno. Egli già da decenni s’impegna con coraggio civile in questioni d’interesse pubblico a livello comunale, comprensoriale e provinciale. Attraverso la sua critica collaborazione, come consigliere comunale di Prato allo Stelvio, ha reso a volte difficile l’attività del partito di maggioranza, è riuscito però a rendere coscienti i concetti di „trasparenza“ e „democrazia“. Da anni è forza trainante nel gruppo degli ambientalisti venostani; in questo gruppo egli é pioniere, interlocutore, organizzatore ed esecutore. Tra le tante iniziative va ricordato il successo nell’impegno per la salvaguardia della „Prader Sand“, come zona di ricreazione, nonché la sua lotta per la salvaguardia del „Rambach“ come uno degli ultimi ruscelli naturali.
Ricordiamoci come Rudi con un gruppo di sostenitori abbia tagliato erbaccie e cespugli intorno alla stazione di Spondigna, quasi come simbolo della nuova attivazione del trenino della Val Venosta. Ha lottato insieme agli ambientalisti della Val Venosta per la riattivazione del trenino in un periodo in cui i politici provinciali scommettevano sul fatto che dopo tre anni sarebbe stato disattivato.
Le cose che stanno veramente a cuore a Rudi sono la democrazia e la partecipazione, la solidarietà, la giustizia e la responsabilità in tutti i settori. Partendo da questa convinzione ha dato un apporto essenziale alla creazione del gruppo venostano dell’iniziativa per più democrazia. Secondo il motto che „la democrazia non è un divano“ si può sicuramente affermare che Rudi sia seduto di più su una dura sedia davanti al computer che su un divano. Nella tarda notte scrive verbali, comunicati stampa, informazioni, prese di posizione, lettere al giornale, inviti, inchieste....Ci dimostra continuamente quanto il coraggio civile attivo significhi duro lavoro.
Si può riconoscere in lui quanto il suo coraggio critico e la sua forza a sottolineare le contraddizioni gli dia un senso di libertà personale. Nel rapporto con gli altri ciò lo rende sicuro di sé ma allo stesso tempo gentile e collegiale.
Ferruccio de Bortoli, caporedattore del „Corriere della sera“ recentemente al „festival delle resistenze“ a Bolzano ha parlato del fatto che la globalizzazione non ha portato a una crescita della democrazia e dei diritti umani ed ha sottolineato l’importanza della resistenza in periodi in cui si avverte un aumento dell’indifferenza.
Siamo convinti che Rudi abbia dato un contributo fondamentale per i valori sopraccitati, anche se molto di ciò che per lui é importante non è ancora stato raggiunto. Un importante politico provinciale un giorno ha detto che L’Alto Adige è un paese di contestatori. Prendiamo quest’affermazione che naturalmente era intesa come critica come complimento, poiché in questa provincia ci sono sempre ancora troppe persone accondiscendenti e troppi Yesmen. Bertold Brecht, impegnato sia nel sociale che in politica scrisse: „Poco era in mio potere. Ma i potenti posavano più sicuri senza di me o lo speravo.„ Rudi, immagino che questa sia una speranza segreta anche per te.
Caro Rudi, siamo contenti con te e siamo orgogliosi, che ti sia stato dato il premio Ilse Waldthaler. Per te è un onore meritato, per il tuo impegno è un bel riconoscimento, per noi é un appello e un invito a imparare da te e a imitarti.
Congratulazioni e tanti auguri!
Erich Daniel
Caro consiglio di amministrazione della Fondazione Ilse Waldthaler, cari amici,
é un grande onore per me, ottenere questo premio per il coraggio civile. Lo ricevo per tutti,
che si impegnono per la tutela dell´ ambiente, per la partecipazione dei cittadini e per piú
democrazia. Non sono un lupo solitario, e ho la grande fortuna, di poter fare questa strada con
alcuni amici.
Siamo molto fortunati di vivere in un paese democratico. Questa democrazia peró va vissuta
ogni giorno. Che valore avrebbe la nostra democrazia senza la libertá di espressione e di oppinione?
La natura e la democrazia cí danno tanto. Quindi per me é naturale, restituire anche una parte come contributo personale per la tutela dell´ ambiente e della democrazia.
Questo impegno non é sempre facile ma domando: Abbiamo un´ altra scelta per poter vivere in un mondo sano e piú democratico?
Le sfide non diminuiranno. Voglio fare un personale appello di cuore a tutti i cittadini e specialmente ai giovani, di partecipare. Sono proprio i giovani, che dovranno sopportare e gestire le conseguenze delle decisioni di oggi,
Non ci é chiesto di fare tutto, ma conviene riconoscere ció che é piú importante per noi.
Ringrazio di cuore la Fondazione Ilse Waldthaler per l´ onore ricevuto, grazie ai miei amici della Umweltschutzgruppe Vinschgau, dell´ Iniziativa per piú democrazia, e a tutti i compagni di viaggio di queste avventure meravigliose. Auguriamoci che il coraggio, la pazienza e la serenitá ci rimangano fedeli.
Rudi Maurer Bolzano, 5.5. 2012
é un grande onore per me, ottenere questo premio per il coraggio civile. Lo ricevo per tutti,
che si impegnono per la tutela dell´ ambiente, per la partecipazione dei cittadini e per piú
democrazia. Non sono un lupo solitario, e ho la grande fortuna, di poter fare questa strada con
alcuni amici.
Siamo molto fortunati di vivere in un paese democratico. Questa democrazia peró va vissuta
ogni giorno. Che valore avrebbe la nostra democrazia senza la libertá di espressione e di oppinione?
La natura e la democrazia cí danno tanto. Quindi per me é naturale, restituire anche una parte come contributo personale per la tutela dell´ ambiente e della democrazia.
Questo impegno non é sempre facile ma domando: Abbiamo un´ altra scelta per poter vivere in un mondo sano e piú democratico?
Le sfide non diminuiranno. Voglio fare un personale appello di cuore a tutti i cittadini e specialmente ai giovani, di partecipare. Sono proprio i giovani, che dovranno sopportare e gestire le conseguenze delle decisioni di oggi,
Non ci é chiesto di fare tutto, ma conviene riconoscere ció che é piú importante per noi.
Ringrazio di cuore la Fondazione Ilse Waldthaler per l´ onore ricevuto, grazie ai miei amici della Umweltschutzgruppe Vinschgau, dell´ Iniziativa per piú democrazia, e a tutti i compagni di viaggio di queste avventure meravigliose. Auguriamoci che il coraggio, la pazienza e la serenitá ci rimangano fedeli.
Rudi Maurer Bolzano, 5.5. 2012